La prima regola per gestire la fame è quella di non saltare mai i pasti.

La mattina di corsa al lavoro senza aver fatto colazione? Pessima abitudine.

La colazione è il primo ed importantissimo pasto della giornata e non andrebbe mai saltata perché fornisce all’organismo i nutrienti e l’energia necessari alle funzioni metaboliche per partire e funzionare a correttamente fino a sera.

Il numero totale di pasti durante la giornata dovrebbe essere 5: colazione, pranzo, cena e due spuntini, uno a metà mattina e uno a metà pomeriggio.

Concediti le “pause spuntino”!

Forse non lo sai, ma gli spuntini giocano un ruolo chiave nella gestione della fame.
Fare la cosiddetta “pausa snack”, non è l’occasione per lanciarsi a capofitto sul junk food e quindi mangiare casualmente fuori pasto; gli spuntini infatti, consumati con criterio e rispettando una collocazione temporale ben precisa all’interno della dieta, rispondono ad esigenze nutrizionali specifiche.

Perchè gli spuntini sono così importanti?

• Evitano il sovraccarico digestivo e metabolico;
• Migliorano il controllo dell’assunzione calorica nei pasti principali contribuendo al controllo del peso corporeo. Il consumo di un piccolo snack tra un pasto e l’altro infatti, ci aiuta ad arrivare al pasto principale meno affamati e di conseguenza, ad effettuare una scelta più equilibrata della qualità e della quantità del cibo protagonista dei piatti principali;
• Frazionare i nutrienti in diverse occasioni evita l’insorgenza di cali e picchi glicemici mantenendo bassi i livelli di insulina;
• Per chi svolge attività fisica, aiutano a ripristinare le riserve di glicogeno e mantenere integro il tessuto muscolare;
• Grazie ad essi, il consumo di trigliceridi viene maggiormente attivato.

E se l’attacco di fame colpisce anche dopo aver consumato regolarmente i nostri pasti completi?

In questo caso è importante sapere che gli attacchi di fame non sempre sono legati alla necessità di nutrirsi, ma spesso sono il mezzo attraverso il quale il nostro organismo comunica che qualcosa non va.

Gli attacchi di fame possono avere diverse cause, alcune di natura fisica e altre di tipo psicologico. A prescindere da ciò che li scatena, lasciarsi trascinare da essi mangiando qualsiasi cosa a nostra disposizione in quel preciso istante, è pericoloso non solo per la nostra silhouette ma soprattutto per la nostra salute.

Cosa scatena gli attacchi di fame e come combatterli?

Tra le cause fisiologiche più comuni possiamo ricomprendere:

• Una dieta squilibrata o troppo restrittiva;
• Uno stile di vita poco sano;
• La mancanza di sonno.

Tra le cause psicologiche:

• Condizioni di forte stress;
• Difficoltà nel gestire emozioni forti;

Non a caso si dice che l’intestino sia il secondo cervello e proprio per questo spesso troviamo conforto nel cibo per fuggire dalle nostre preoccupazioni.

Come possiamo difenderci dagli attacchi di fame?

Il primo passo è comprendere la natura dell’attacco: bisogno fisico o emozionale?

Quando la causa è fisiologica, nel momento in cui si avvertono i morsi della fame e si manifestano sintomi associati alla denutrizione come capogiri, spossatezza, difficoltà nella concentrazione, in prima battuta è preferibile offrire al corpo i cibi di cui si sente la necessità per rimettersi in forze, ma se gli episodi sono frequenti, è opportuno rivolgersi a degli esperti nutrizionisti che possono indicarci il percorso più efficace per superare questa problematica. Il nutrizionista, infatti, potrà individuare le eventuali carenze nutrizionali e studiare il regime alimentare più adatto alla situazione in esame.
Quando la causa è psicologica, in caso di forte stress è opportuno allontanarsi da ciò che ci crea preoccupazione cercando di distrarsi dedicandosi ad attività ricreative in grado di tenere la mente piacevolmente occupata. Staccare dalla routine lavorativa, un weekend fuori porta, dedicarsi ad uno sport all’aria aperta, vedere gli amici, sono tutte piccole ma grandi cose che ci permettono di allentare le tensioni e ritrovare il nostro equilibrio.

Anche in questo caso, qualora gli attacchi iniziassero ad essere troppo frequenti, è indispensabile rivolgersi a dei professionisti dell’alimentazione, con l’ausilio di un supporto psicologico.

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