Stiramento Muscolare: Cause, Sintomi e Rimedi
Cos’è uno stiramento muscolare e come riconoscerlo? Ma soprattutto, cosa fare dopo il trauma? Ecco come curare e prevenire un fenomeno tanto doloroso quanto diffuso tra gli sportivi
Lo stiramento muscolare detto anche elongazione muscolare, è tra i traumi sportivi più frequenti, causato dall’allungamento delle fibre muscolari, provocando non poco dolore nei malcapitati.
Se volessimo posizionarla in una scala di gravità possiamo affermare che si trova a metà strada tra la contrattura (aumento involontario e permanente del tono muscolare) e lo strappo (rottura delle fibre muscolari).
Lo stiramento muscolare colpisce soprattutto gli arti inferiori (molto diffusi infatti, i casi di “stiramento del polpaccio”), ma non risparmia anche schiena e braccia.
Prima di approfondire l’argomento, è bene ricordare che i traumi devono essere sottoposti all’attenzione di uno specialista, in quanto molto spesso la cura fai da te, può ulteriormente peggiorare la situazione.
Stiramento: 7 cause principali
Lo stiramento può essere causato in situazioni e condizioni piuttosto differenti. Di seguito 7 principali cause:
- Riscaldamento non sufficiente;
- Movimento brusco e violento;
- Preparazione fisica non idonea;
- Piccoli traumi ripetuti alle articolazioni;
- Postura scorretta;
- Calzature e abbigliamento poco adatto all’attività fisica;
- Condizioni ambientali ostili;
- Recupero insufficiente dopo un precedente esercizio atletico.
Come riconoscere uno stiramento muscolare? I Sintomi
Quando il muscolo si stira, il soggetto avverte dolore improvviso e intenso, limitato all’area interessata, e potrebbero verificarsi versamenti di sangue. Come riconoscere se si tratta di contrattura o rottura? Per grandi linee, in questo caso il dolore è decisamente più forte e circoscritto rispetto alla prima, ma la persona riesce comunque a compiere dei piccoli movimenti, contrariamente a quanto accade invece in caso di rottura. Ma attenzione: non capita di rado che uno stiramento possa tramutarsi in strappo! Quindi, quando inizi ad avvertire i primi sintomi, interrompi nell’immediato l’attività sportiva che stai svolgendo.
Cosa fare? Ecco come curare una lesione muscolare
Subito dopo i primi sintomi, come accennato, il soggetto deve interrompere l’esercizio e rimanere a terra in posizione supina, senza distendere completamente l’arto lesionato.
A questo punto, si ricorre al protocollo R.I.C.E:
R (rest) = Immobilizzazione
I (ice)= ghiaccio
C (compression)= compressione
E (elevation) = sollevamento
In seguito è opportuno sottoporsi a visita medica e seguire 3-4 settimane di riposo. In caso di forte dolore, è possibile assumere antinfiammatori.
Non è raro che gli specialisti, qualora lo ritengano opportuno, potrebbero prescrivere delle sedute di terapia TENS (TransCutaneous Electrical Nerve Stimulation, stimolazione elettrica nervosa transcutanea) ultrasuoni o Tecarterapia, che possono ridurre di gran lunga i tempi di recupero.
È possibile fare stretching dopo uno stiramento?
Assolutamente sì, ma anche in questo caso è opportuno farsi seguire da personale qualificato, in quanto bisogna accertarsi che il danno arrecato alle fibre muscolari si sia completamente risolto. Precisiamo infatti, che lo stretching è fondamentale non solo dopo uno stiramento, ma soprattutto per prevenirlo! Non bisogna infatti mai avere fretta di iniziare l’allenamento. Esercizi leggeri e ripetuti sono necessari per l’allungamento del muscolo, prima e dopo l’attività fisica.
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